IF! Italians Festival 2023: Lotrèk c'era!

Parole
Melissa Salerno
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Francesca Uguzzoni
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4

Impressioni ed intuizioni dal Festival italiano della creatività

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IF! Italians Festival 2023: una veste Rock&Roll per celebrare la creatività italiana

Dal 2 al 10 ottobre 2023 in quel di Milano si è tenuto l'IF! il Festival della creatività, ormai giunto alla nona edizione e organizzato da ADCI – Art Directors Club Italiano e UNA – Aziende della Comunicazione Unite, in collaborazione con il main partner YouTube. Al centro del Festival l'importanza e il ruolo della creatività nella industry italiana, che quest'anno mostra la sua anima rock&roll: tanti i premi consegnati alle migliori creatività e i temi di cui si è discusso durante gli speech, dal rapporto tra AI e ADV, dal mondo podcast all'ormai "più tradizionale" Youtube, con ospiti speciali e internazionali.

Sala principale con esposte fotografie artistiche


Hall dell'evento con esposte alcune fotografie di artisti

 

Ma chi ha vinto il Grand Prix 2023 dell'IF! Festival?

Ad aggiudicarsi 4 ori, 6 argenti e 6 bronzi è l'agenzia AUGE che, con la campagna di comunicazione HUMAN TOUCH per TRANSLATED, vince il Grand Prix di quest'anno. Lo spot racconta in pochi secondi il valore del contatto umano e la sua universalità, che nessuna intelligenza artificiale potrà mai replicare. Qui video e intervista ai creativi ideatori dell'ADV.

Si parte per l'IF! Festival!

Il team Comunicazione di Lotrèk non poteva non prendervi parte ed è partito da Pistoia per godersi appieno la giornata del 7 ottobre. Qui abbiamo raccolto alcune impressioni e sensazioni degli Humans. Buona lettura!

il team di comunicazione di Lotrèk fa una fotografia con brand evento

Il team di comunicazione di Lotrèk fa una fotografia rock&roll

Pistoia - Milano: IF! sempre più vicino

6 ottobre

Un caldo che sembra agosto ma è il 6 ottobre: il team di Comunicazione parte da Via Galvani 15 per Milano, appena dopo il caffé di fine pranzo. Zaini nel portabagagli, occhialini da sole su, pancackes homemade gentilmente preparati dal nostro Design Director Michael Reali e si parte.

Becchiamo la solita coda a Barberino e all'entrata del casello autostradale di Bologna, di venerdì pomeriggio specialmente, ma per fortuna ci fermiamo a Milano Sud a pochi chilometri dal Teatro Franco Parenti, dove è già cominicato l'IF! Festival. Check-in in hotel e via ad accreditarsi all'evento.

Mentre alla reception ci consegnano braccialetto e brochure, cominciamo a scuotere delicatamente il capo a ritmo dei brani rock della playlist che vien fuori dalle casse. Ci guardiamo intorno notando le prime installazioni brandizzate, il via vai di giornalisti, creators e addetti ai lavori che entrano ed escono dal Teatro. Facciamo un rapido giro perlustrativo degli spazi partendo dalla hall, dove sono esposte alcune fotografie che ritraggono ritratti evanenscenti e underground di soggetti umani. Al primo piano ci sono invece esposte le tavole rappresentative e descrittive delle campagne di comunicazione in gara e, tra le tante, notiamo anche quella della ormai famosissima della pesca di Esselunga.

Durante l'aperitivo successivo fuori dal Teatro ci confrontiamo sui primi feedback dell'atmosfera da IF!, dalla direzione artistica a cosa aspettarsi dagli speech fissati, fino a farci quel tipo di domande esistenziali su cosa possa rendere davvero originale le nostre campagne pubblicitarie. Come trovare quel gancio creativo per rendere impattante una creatività?

Qui un esempio tratto dalla serie cult Mad Men, in cui Donadl Draper ha l'intuizione più importante della sua carriera. 

IF! Festival: italians do it better, aren't they?

7 ottobre

È sabato mattina, ma Milano è già sveglia da un po' quando lasciamo la nostra stanza. Appena fuori dall'hotel il ritmo meneghino ci avvolge, tra rumori di clacson e una fumosa aria calda. Facciamo un'abbondante colazione chiedendoci cosa ci racconterà l'ospite internazionale del pomeriggio, Sir John Hegarty, mito indiscusso del settore e fondatore dell'agenzia Bartle Bogle Hegarty. Qui uno spot senza tempo e iconico per solleticare la nostalgia dei Millennials, (Gen-Z non ce ne vogliate).

Start 13.45

foto del team comunicazione di Lotrèk seduto in sala in attesa dei talk

Il team Comunicazione in rosso e in attesa dell'inizio dei talk del pomeriggio

Arriviamo all'IF! Festival carichi, freschi e curiosi. Ci mettiamo comodi nella grande sala e attendiamo l'inizio degli speech, seduti tuttə vicinə come una scolaresca in gita.

Sul palco cominciano a susseguirsi tanti protagonisti della scena culturale, imprenditoriale e social italiana del momento, precisamente ogni 30 minuti. Un grande timer, infatti, appare sul grande schermo di fronte alla tribuna e detta i tempi dei talk. Il primo è Rockin around the podcast il cui protagonista è Gianluca Gazzoli (Youtube Creator e Speaker radiofonico) che ci racconta il format BSMT,  registrato davvero in un basement, seminterrato che ricorda tanto i luoghi da cui sono nate rockband di successo. Al suo interno sono stati intervistati personaggi quali Samantha Cristoforetti Jared Leto.

Tutto è contenuto e oggi non è più possibile pensare la comunicazione senza una content strategy (dal significato ampio, non solo tecnico-letterale ). Cosa significa, dunque, riuscire a creare oggi un format di successo e qual è la strategia vincente per alimentarlo e tenerlo a galla, in una marea di contenuti crossmediali condivisi ogni giorno?

La soluzione sta forse solo nell'analisi dei dati.

Un altro talk davvero stimolante è quello delle 14:45, il cui titolo LAIF dice davvero tutto del suo topic. Guidato da Stefania Siani (CEO e Chief Creative Officer di Serviceplan Italy) e Carlotta Ventura (Chief Communication, Sustainability and Regional Affairs Officer - A2A) raccoglie input come bias culturali, perplessità e creazione autonoma di contenuti visuali e testuali (con Midjourney e Chat GPT) per leggerli attraverso Lacan e restituire agli spettatori un punto di vista nuovo sull'impatto che la generative ai ha avuto nel settore creativo.

Si parte anche in questo contesto dalla lingua: per guardare all'AI con occhi diversi bisogna chiamarla augmented intelligence e non ridurla ad un semplice artificial. Che l'intelligenza aumentata sia strumento per ascendere e non una nemica che ci ruberà il mestiere? La risposta della creatività (umana) è sì.

foto del talk dell'evento che parla di ai e creatività

Slide tratta dal talk di Stefania Siani e Carlotta Ventura
su AI e creatività

Andiamo all'intervento più peculiare e sicuramente motivo di grande ispirazione che è stato quello con protagonista un simpaticissimo englishman di 79 anni, che ha fatto la storia dell'advertising: Sir John Hegarty arriva sul palco con un completo color ghiaccio e la sua camminata lenta e sciolta. Saluta il pubblico, sistema il leggio e guarda lo schermo su cui presenterà il suo ppt. Restiamo tuttə appesə in attesa di assorbire almeno un quarto della sua energia e del suo genio creativo.

Il suo accento British comincia a riecheggiare nella grande sala mentre parla di creatività e tecnologia e della contaminazione che la prima subisce, senza precedenti. «Fast fashion, fast advertising», «Our audience is rejecting our work», «What is our solution? More mediocracy.» Queste sono solo alcune delle slide che vengono proiettate e che descrivono quanto la creatività debba assorbire il concetto di sostenibilità: il paragone con quella ambientale è immenso e Hegarty paragona le campagne massive e ridotte all'osso, di senso e concettualità, alla fast fashion che inquina il mondo. Così allo stesso modo è la creatività tecnologica a inquinare l'intuizione creativa umana, che lascia ormai spazio a poca inventiva e a tanta tecnologia.

Eco di un mondo antico pubblicitario in cui gli spot e le campagne parlavano e non solo performavano?
«Creativity is the answer, not technology», dice Hegarty dallo stesso palco in cui prima si parlava di augmented intelligence. L'invito è però chiaro: creativi, non accontentatevi di creare mediocramente per saziare un pubblico di consumatori e utenti compulsivi. Osate!

Slide con testo scritto da Hegarty

Sir Hegarty vuole dirci tutto il contrario: meno mediocrità, più creatività!

PS: di sostenibilità e generative AI ne abbiamo parlato anche noi in questo articolo.

IF! la Milano - Pistoia si guidasse da sola...

Rientriamo a Pistoia che è già buio. Dall'autostrada scorgiamo da lontano la Cupola del Vasari e il campanile del Duomo, che fanno capolino tra i tetti bassi della città. C'è qualcosa nei paesaggi di notte che scorrono fuori dai finestrini delle auto su cui viaggiamo che è puro esercizio creativo; guardarli può ispirare nuove storie e nuovi racconti che speriamo sopravvivano sempre alla stanchezza della notte. Che si trasformino un giorno nel concept di una campagna in gara all'IF! Festival 2024?

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Melissa Salerno

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