Perché Python è meglio

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Salvatore Chiarenza
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Corinna Stacchini
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Abbiamo chiesto al nostro Head of Development cosa ne pensa di Python, il linguaggio di programmazione che ha conquistato i cuori di tutti i programmatori.

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Questa intervista è stata pubblicata in origine sul numero 3 della newsletter 2 o 3 cose di Digital Marketing.

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Qualche giorno fa è uscita la notizia che, per il secondo anno consecutivo, Python ha vinto il titolo di linguaggio di programmazione dell’anno. La classifica, il Tiobe Index è stilata ogni anno da Tiobe, un’azienda specializzata in qualità del software. La notizia ci fa super piacere: a Lotrèk siamo dei grandi sostenitori di Python!

Lo usiamo sin dall’inizio e partecipiamo attivamente alla sua community che, tra parentesi, è una delle più animate sul web. Questo significa che per quasi ogni problema c’è una soluzione: e questo significa anche che possiamo affrontare i progetti più difficili in modo efficiente.

Perché secondo te per il secondo anno consecutivo è al primo posto nella classifica dei linguaggi di programmazione più popolari?

Python è un linguaggio in ascesa ormai da tempo. Non mi sorprende che sia primo per il secondo anno di fila. Il motivo principale è la sua facilità d'uso: uno sviluppatore alle prime armi può diventare molto prolifico in pochissimo tempo. La semplicità del linguaggio non aiuta solo i principianti ma anche i veterani riescono a essere molto più produttivi.

E una maggior produttività riduce il time to market nello sviluppo di un software. In un mondo in cui l'innovazione tecnologica può determinare la fortuna di un'azienda, anticipare la concorrenza è fondamentale. Poi, ridurre il time to market significa ridurre anche il costo dello sviluppo: un vantaggio sia per i fornitori che per i clienti.

Python però non è certo una new entry nei linguaggi di programmazione. È nato negli anni Novanta, come altri linguaggi che però sono diventati subito famosi, Java su tutti. Perché Python ha avuto successo solo negli ultimi anni?

Potrebbe stupire, ma rispetto ad altri linguaggi, Python non è particolarmente efficiente nell'uso delle risorse hardware. Questo ha determinato la sua tarda ascesa, a differenza di Java che è diventato subito famoso. Ma negli ultimi anni abbiamo assistito a un balzo nelle prestazioni hardware accompagnato anche da una riduzione del loro costo di acquisto.

L'inefficienza di Python è diventata quindi del tutto trascurabile. Per un'azienda è molto più vantaggioso ridurre il costo di produzione di un software piuttosto che spendere più soldi per le risorse hardware, come ad esempio i server.

E secondo te come si evolverà il panorama tecnologico nei prossimi anni?

L'ascesa di Python continuerà sicuramente. Ma alla gara si aggiungeranno diversi concorrenti: nell'ambito web vediamo una forte unificazione tra ciò che riguarda il mondo frontend/client e il mondo backend/server. Ad esempio, linguaggi come JavaScript, che una volta i programmatori utilizzavano solo nello sviluppo di applicazioni client, stanno irrompendo anche nello sviluppo di applicazioni server.

Il motivo è semplice: unificare i linguaggi di sviluppo backend e frontend permette una maggior fluidità della forza lavoro. Si tratta di una questione di efficienza: lo stesso sviluppatore può portare a termine progetti sia frontend che backend.

Come utilizziamo Python in Lotrèk?

In Lotrek utilizziamo Python per i motivi di cui ho parlato prima, ma non solo. Ci sono anche motivi sentimentali. Da sempre, Python ha fatto dell'open source la sua bandiera. A Lotrèk diamo molta importanza all'etica del codice libero. Siamo in prima linea per portarne avanti gli ideali.

Condividiamo il nostro codice con la community, sviluppiamo librerie pubbliche fruibili direttamente dal nostro account GitHub. Formiamo il nostro team all’open source sin dal primo momento. Cerchiamo di dare a tutti gli strumenti per poter collaborare con la community.

Ci fai un esempio di un progetto in cui Python ci ha reso facili cose che altrimenti sarebbero state molto difficili?

Il primo che mi viene in mente è Camomilla, il nostro content management system, cuore pulsante della maggior parte dei progetti nostri e dei nostri clienti. Grazie a Python lo abbiamo sviluppato in tempi molto rapidi. Con Camomilla possiamo gestire quasi ogni esigenza di sviluppo di un’applicazione web. Nella tradizione Lotrèk, è completamente open source e in costante aggiornamento. Ma con Python possiamo sviluppare software su misura per ogni cliente senza rinunciare alla qualità e alla velocità dell’esecuzione. L’esempio più lampante è Pharmacity, un’applicazione web per migliorare le performance di sell in e sell out delle farmaceutiche. Nata progetto per Aboca, Pharmacity è diventata, grazie a Python, un progetto completamente modulabile per soddisfare le esigenze di ogni cliente.

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Salvatore Chiarenza

UX Copywriter

Chiamatemi Salvatore. Qualche anno fa - non importa che io vi dica quanti - avendo pochi soldi in tasca e niente che particolarmente m'interessasse a terra, pensai di mettermi a navigare per un po', e di vedere così la parte acquea del mondo.