- Newsroom
- 01.08.2025
Lotrèk cresce del +45% con ricavi a quota 5,5 milioni
Iniziamo una conversazione
100% 0% 5% 35% 100%
Come la migrazione di un magazine sportivo ha fatto scomparire "Dicloreum" dalle SERP e la strategia che lo ha riportato in TOP 3
Immaginate di entrare in farmacia chiedendo "Dicloreum" e che il farmacista vi risponda mostrandovi scarpe da ginnastica e programmi di allenamento. Assurdo, vero? Eppure, questo è esattamente quello che è successo al brand Dicloreum topico nel mondo digitale: a gennaio 2024, cercando il nome di questa linea di prodotti antinfiammatori cutanei, Google restituiva tutto tranne... Dicloreum stesso.
La keyword di brand era completamente scomparsa dalle SERP. Non in decima pagina. Scomparsa.

La situazione del traffico per le parole chiave di brand nel gennaio 2024

Grafico delle parole chiave "Dicloreum" posizionate. Gennaio 2024: niente più posizionamenti di brand dopo un lento declino in atto dal settembre 2023
Nel 2023, il sito aveva subito una migrazione. I due siti preesistenti: il magazine sempreattivi.it e prodotti-di-automedicazione.it erano confluiti in dicloreum.it. La migrazione del magazine "SempreAttivi.it" verso il sito principale aveva trasferito oltre 800 backlink tutti orientati al mondo dello sport. Un patrimonio di autorità apparentemente prezioso che si è rivelato un cavallo di Troia digitale.
Google non si limita a contare i link: li interpreta. Ogni backlink racconta una storia, ogni anchor text dichiara un'intenzione, ogni contenuto collegato disegna un pezzo del puzzle che l'algoritmo usa per capire chi sei davvero.
E così, il sito di un farmaco antinfiammatorio si è ritrovato catalogato come portale sportivo, con le keyword principali che erano diventate:
Il rumore aveva sovrastato il segnale del brand.

Traffico del sito a gennaio 2024 diviso in cluster semantici
"Non si tratta di conquistare posizioni, ma di riconquistare la propria voce"
La strategia di recovery non poteva essere un semplice "facciamo più link building". Serviva un approccio chirurgico: comprendere come Google costruisce le sue interpretazioni, identificare i segnali che stavano confondendo l'algoritmo, e orchestrare una comunicazione digitale coerente.
L'analisi ha rivelato che Google stava vivendo una vera e propria crisi interpretativa. Il sito riceveva segnali contrastanti:
Non bastava ottenere link: servivano link che raccontassero la storia giusta. Sono stati pubblicati 23 guest post su portali healthcare, ognuno costruito come un piccolo messaggio verso Google:
"Questo sito parla di farmaci, è autorevole in ambito medico, merita fiducia nel settore antinfiammatori"
Collaborazioni strategiche con testate come "Healthy The Wom" hanno creato ponti tra il brand e il suo contesto naturale, trasformando ogni link in un voto di fiducia tematica.
Il vecchio dominio SempreAttivi.it continuava a confondere le acque, apparendo ancora nelle SERP nonostante i redirect. Era come se il fantasma digitale del magazine sportivo perseguitasse l'identità farmaceutica del brand.
La soluzione? Un lavoro certosino di correzione sistematica: contattare 343 domini per far aggiornare i link, trasformando ogni correzione in un piccolo atto di chiarificazione. Abbiamo anche cambiato e corretto i redirect: le pagine che non esistevano più sono state messe in 410 e non più reindirizzate genericamente alla pagina di listing del blog.

Lista dei backlink del sito a gennaio 24. 870 redirect da sempreattivi.it, il magazine sportivo.
Agosto 2024. Il Google Core Update di Ferragosto cambia le regole del gioco, premiando siti specializzati e penalizzando contenuti generici. È il momento perfetto: tutti i segnali costruiti nei mesi precedenti trovano terreno fertile.
L'algoritmo, ora più sensibile alla coerenza tematica, inizia finalmente a riconoscere Dicloreum per quello che è: un brand farmaceutico con expertise nel settore antinfiammatori.
Il risultato?
Ma soprattutto, un cambio qualitativo radicale: dal traffico rumoroso del fitness al traffico rilevante del farmaceutico.

Stesso grafico che mostra le parole chiave "dicloreum" posizionate.
A ottobre 2024 siamo di nuovo in TOP 3
Le metriche raccontano una storia di recupero pianificato:
Non è stata solo una questione di numeri, ma di identità ritrovata.

Grafico da aprile 2024 ad aprile 2025 che mostra i click per parole chiave di brand.
Nell'era dell'AI, l'algoritmo non conta più solo link e keyword: legge contesti. Ogni elemento del tuo ecosistema digitale contribuisce a costruire la tua identità agli occhi di Google.
800 link "sbagliati" possono fare più danni di 50 link "giusti". La pertinenza tematica è diventata più importante del volume.
Saper cavalcare i cambiamenti algoritmici trasforma una strategia SEO in una strategia di posizionamento competitivo.
Non puoi essere una cosa offline e un'altra online. Google premia chi mantiene coerenza narrativa su tutti i canali.
Il caso Dicloreum linea topica ci insegna che fare SEO nel 2025 significa saper comunicare con chiarezza. Non è mai stato ottimizzare per le macchine, ma oggi più che mai bisogna ottimizzare per le persone e tenere sempre a mente l’approccio SXO.
Ogni link è un voto di fiducia tematica. Ogni contenuto è un pezzo della tua identità digitale. Ogni segnale che invii a Google contribuisce a definire chi sei nel vasto oceano del web.
La riconquista della keyword "Dicloreum" non è stata solo un recovery tecnico: è stata una rinascita, la riaffermazione di un'identità che il rumore digitale aveva offuscato.
E forse, questa è la vera lezione: Nel panorama SEO attuale, l'autorità non si costruisce accumulando segnali casuali, ma orchestrando una comunicazione coerente. Google premia chi sa raccontare la propria storia con precisione, non chi parla più forte.
Scopri di più
Idee Idee Idee
Lotrèk cresce del +45% con ricavi a quota 5,5 milioni
SXO, AI e nuovi customer journey: come cambia la visibilità
Strategie data-driven per l’hospitality: il caso Barco Reale