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- 12.10.2022
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Iniziamo una conversazione
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Si sapeva già da un po’ e alla fine è successo: Google a Luglio, quando la maggior parte dei comuni mortali si immagina in costume e infradito in pieno relax sotto l’ombrellone, ha sganciato la bomba del core update con il quale la User Experience dell’utente diventa ufficialmente fattore di ranking.
In cosa consiste questo Update? In soldoni Google, che da sempre pone le esigenze dell’utente al primo posto, da ora in poi farà ancora più attenzione a quanto un sito risponde velocemente al caricamento, basandosi sui Core Web Vitals. Si tratta fondamentalmente di indicatori specifici della User Experience che valutano:
Di fronte a questa prospettiva imminente, gli animi del nostro team SEO e soprattutto di quello dei web developer erano già in fibrillazione. Devi sapere che l’area developer di Lotrèk è formata da tanti baldi giovani, con il cervello sempre in movimento e pronto a sfornare idee brillanti volte per pompare le performance dei siti e degli e-Commerce che sforniamo. Ricordo ancora molto bene l’impegno messo dai colleghi impegnati nella realizzazione del sito del nostro cliente Barco Reale per raggiungere punteggi sempre più alti su Page Speed di Google.
Come ci siamo mossi dunque per affrontare questo cambiamento?
Devo essere sincera, la velocità di caricamento dei siti web è da sempre un nostro pallino, quindi questo Update non ci ha colti alla sprovvista. Ti voglio quindi raccontare quelli che sono gli interventi principali e gli aspetti fondamentali che curiamo per avere tempi di reazione brillanti durante il loading.
In agenzia realizziamo sia soluzioni custom che progetti basati su WordPress a seconda degli obiettivi e delle esigenze del cliente. Se quelli custom solitamente non danno problemi lato performance di caricamento, poiché pensati fin dall’origine per essere celeri, su quelli WordPress dobbiamo mettere più energie, alla luce delle caratteristiche stesse di questo CMS che per sua natura - e soprattutto per i plugin che si possono installare - può peccare sulla velocità.
Ecco svelati i nostri segreti:
Un altro mantra quando si parla di Javascript e di CSS è quello di dosarli q.b. come in cucina e impiegare risorse esterne solo quando strettamente necessario. Ad esempio se utilizziamo un framework di Bootstrap, non usiamo tutto il pacchetto, ma prendiamo solo quello che ci serve.
Il passaggio successivo è quello di ottimizzare i bundle finali di Javascript e CSS, adottando tecniche di minificazione ad esempio. Tutto ciò consiste nell’eliminare il superfluo, senza compromettere il corretto funzionamento. Per i profani, è una pulizia stile Marie Kondo ;)
Alla base di tutto questo ragionamento, c’è la logica secondo la quale usiamo risorse esterne - che potrebbero mettere a rischio le performance di caricamento del sito - solo quando servono. Ad esempio se sul sito è prevista la presenza di un carosello per lo scorrimento di immagini o testo, è molto probabile che lo realizzeremo da zero anziché affidarci a soluzioni già esistenti.
Sì, questo approccio richiede un po’ più tempo, ma il risultato ottenuto è migliore perché così facendo siamo sicuri di quello che mettiamo nel codice.
Altra situazione similare è quella relativa all’impiego di plugin. Esistono siti WordPress che ne sono così infarciti, da diventare dei macigni. Noi amiamo usarli come ultima spiaggia, altrimenti ci affidiamo a soluzioni sviluppate in casa, che ottimizziamo e curiamo con attenzione.
Se vuoi un aiuto per velocizzare il tuo sito web oppure stai pensando di crearne uno super performante, contattaci per un preventivo!
PS: un ringraziamento al mio collega Andrea Morosi, Lead del team Front end Development, che mi ha dato buona parte delle info contenute in questo articolo.
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