Di cosa parlano le pellicole nominate alla statuetta Miglior Film?
Tre manifesti a Ebbing, Missouri (Three Billboards outside Ebbing, Missouri) di Martin McDonugh
Un film sugli effetti della violenza e le conseguenze che essa produce. Una profonda riflessione sulla banalità del male e sull'inarrestabile macchina della malvagità che porta gli esseri umani a essere gli ingranaggi di un meccanismo che genera violenza in maniera seriale. Una sceneggiatura dipanata in maniera magistrale, la cui chiave di lettura ci viene offerta in maniera sottile da uno dei personaggi del film, l'unico tra i personaggi a essere puro, innocente e quindi privo di malvagità.
La forma dell'acqua (The shape of water) di Guillermo del Toro
Una storia d'amore impossibile tra un mostro marino e una donna delle pulizie affetta da mutismo. Una rivisitazione in chiave moderna (o per meglio dire post-moderna, visti i continui riferimenti ad altre opere) della favola di Cenerentola in ibridazione con quella de La bella e la bestia. La diversità come elemento da demonizzare negli anni della Guerra Fredda, anni per certi aspetti non tanto dissimili dai nostri. La regia di Guillermo del Toro ci culla durante tutto il film, facendoci immergere in una favola che ci tiene incollati allo schermo dal primo all'ultimo minuto di visione.
L'ora più buia (Darkest Hour) di Joe Wright
La fase di transizione che porta alla fine della Guerra Lampo vista dagli occhi di Sir Winston Churchill e la sua ascesa come primo ministero del Regno Unito. Performance straordinaria dell'attore Gary Oldman, calato alla perfezione nel personaggio di Churchill in perfetta armonia con il metodo stanislavskiano. Una regia giocata tutta su primissimi piani e carrellate che spostano l'attenzione dal totale al volto dei personaggi, inducendo nello spettatore una costante sensazione di ansia in perfetta empatia con la diegesi del film.
The Post di Steven Spielberg
Una guerra mediatica, la stampa contro il potere, il Washington Post e il New York Times contro la Casa Bianca, Richard Nixon contro il popolo americano. Il desecretamento e la pubblicazione di documenti relativi alla falsificazione dei risultati della Guerra in Vietman porterà a una battaglia per difendere l'incontestabile diritto della libertà di stampa e della libertà d'informazione.
Dunkirk di Christopher Nolan
I soldati britannici sono bloccati sulla costa di Dukerque, città portuale francese collegata via mare con il Regno Unito, e la loro evacuazione è necessaria per impedire alla Germania di Hitler di annientare l'esercito britannico e vincere di conseguenza la Guerra Lampo. La sapiente gestione della macchina da presa da parte di Christopher Nolan ci proietterà all'interno della guerra, un'esperienza visiva, sonora e sinestetica che ci farà percepire sulla nostra stessa pelle le terribili sensazioni fisiche e psicologiche dei soldati in battaglia.
Chiamami col tuo nome (Call me by your name) di Luca Guadagnino
<<Chiamami col tuo nome... e io ti chiamerò col mio."
Una storia d'amore impossibile, inaccettabile, indicibile. Un amore vissuto di nascosto, in segreto dagli altri e da se stessi. È l'Italia degli anni '80, periodo storico in cui il rapporto omoerotico non solo è demonizzato, ma è inpensabile e inconcepibile. Gli stimoli, gli impulsi sessuali, il desiderio di un uomo nei confronti di un altro uomo. Provare a distogliere l'attenzione dal proprio (s)oggetto del desiderio sembra essere però un'impresa impossibile e incontenebile per i nostri protagonisti. È la messa in scena dell'amore puro, intenso, suggestivo e tremendamente passionale di due innamorati e del loro percorso verso la congiunzione dei propri reciproci sentimenti. Una profonda riflessione sull'emancipazione dell'omosessualità, riflessione condotta registicamente dal regista italiano Luca Guadagnino.
The disaster artist di James Franco
<<Ah, ah, ah! What a story Mark!>>
Una sceneggiatura surreale, folle, apparentemente sconclusionata, ma di colpo entusiasmante e tremendamente divertente non appena si comprende la traiettoria narrativa della pellicola. È un film dentro al film, la storia che porta due amici a vivere il sogno hollywoodiano e la successiva realizzazione del loro primo lungometraggio indipendente. Tratto da una storia vera, la storia vera di The Room, il film considerato il Quarto Potere dei film brutti, ovvero il film più brutto della storia.
Il filo nascosto (Phantom Thread) di Paul Thomas Anderson
Lo stilista londinese Reynolds Woodcock vive la propria vita in maniera estremamente metodica, con una routine ai limiti dell'ossessivo-compulsivo. L'incontro con Alma stravolgerà gradualmente la sua vita e comprometterà l'impresa di consegnare l'abito di nozze alla principessa d'Inghilterra. È il mondo della moda, quando ancora la moda era relegata ai salotti dell'alta borghesia e non si consumava nelle passerelle delle sfilate trasmesse in mondovisione.
Scappa - Get Out (Get Out) di Jordan Peele
Siamo sinceri, abbiamo pensato tutti la stessa cosa: "Un film horror candidato ai Premi Oscar?"
Il giovane Andre Hayworth si appresta a conoscere i genitori (bianchi) della sua ragazza (bianca) e si imbatte in un contesto in cui i genitori (bianchi) sembrano apparentemente sottomettere la propria servitù (nera). Una serie di cliché da film horror fanno da sfondo a una sceneggiatura piena di traiettorie insensate e sfumature al limite del grottesco. Più che le parvenze di un film sembra avere quelle di un possibile episodio lungo (e brutto) della serie Black Mirror, tentando di delineare in maniera confusa la propria traiettoria. Difficile trovarvi una morale (sempre che ve ne sia una) senza offendere da una parte gli afroamericani e dall'altra gli americani "bianchi". Se l'intento era quello di giocare con gli stereotipi dei film horror: operazione fallita.
Lady Bird di Greta Gerwig
Dispositivi elettronici di cotrollo di massa, religione, omosessualità ghettizata, povertà, differenza sociale, dualismo chiesa-teatro, depressione, capitalismo, denaro, femminismo, teorrismo, guerra, epistassi, rapporto madre-figlia, la prima volta, la prima sbornia, i 18 anni, la patente, il college. Se vi siete riconosciuti in almeno uno di questo temi: complimenti, anche voi siete stati adolescenti, e per giunta lo siete stati in un periodo storico non proprio roseo.
Siamo nella California del sud, in un'America post 11 Settebre [2001] in cui l'unica cosa interessante per Christine "Lady Bird" sembra essere il fatto che il 2002 sia un anno palindromo. E come non essere d'acordo con lei; in effetti le tematiche di cui sopra fanno da sfondo a una nazione in cui vige un terribile sistema gerarchico basato sul denaro, sistema da cui Lady Bird cercherà di liberarsi spiccando il volo come un uccello libero di muoversi sopra i cieli del mondo.
And the Oscar goes to...
Miglior attore protagonista
Timothée Chalamet
Call Me by Your Name
Daniel Day-Lewis
Phantom Thread
Daniel Kaluuya
Get Out
Gary Oldman
Darkest Hour
Denzel Washington
Roman J. Israel, Esq.
Miglior attore non protagonista
Willem Dafoe
The Florida Project
Woody Harrelson
Three Billboards outside Ebbing, Missouri
Richard Jenkins
The Shape of Water
Christopher Plummer
All the Money in the World
Sam Rockwell
Three Billboards outside Ebbing, Missouri
Miglior attrice protagonista
Sally Hawkins
The Shape of Water
Frances McDormand
Three Billboards outside Ebbing, Missouri
Margot Robbie
I, Tonya
Saoirse Ronan
Lady Bird
Meryl Streep
The Post
Miglior attrice non protagonista
Mary J. Blige
Mudbound
Allison Janney -> Oscar (non indovinato)
I, Tonya
Lesley Manville
Phantom Thread
Laurie Metcalf
Lady Bird
Octavia Spencer
The Shape of Water
Miglior film d'animazione
The Boss Baby
Tom McGrath and Ramsey Naito
The Breadwinner
Nora Twomey and Anthony Leo
Coco
Lee Unkrich and Darla K. Anderson
Ferdinand
Carlos Saldanha and Lori Forte
Loving Vincent
Dorota Kobiela, Hugh Welchman and Ivan Mactaggart
Miglior fotografia
Blade Runner 2049
Roger A. Deakins
Darkest Hour
Bruno Delbonnel
Dunkirk
Hoyte van Hoytema
Mudbound
Rachel Morrison
The Shape of Water
Dan Laustsen
Miglior costumi
La Bella e la Bestia (Beauty and the Beast)
Jacqueline Durran
Darkest Hour
Jacqueline Durran
Phantom Thread -> Oscar (non indovinato)
Mark Bridges
The Shape of Water
Luis Sequeira
Victoria & Abdul
Consolata Boyle
Miglior regia
Dunkirk
Christopher Nolan
Get Out
Jordan Peele
Lady Bird
Greta Gerwig
Phantom Thread
Paul Thomas Anderson
La forma dell'acqua (The Shape of Water)
Guillermo del Toro
Miglior documentario
Abacus: Small Enough to Jail
Steve James, Mark Mitten and Julie Goldman
Faces Places
Agnès Varda, JR and Rosalie Varda
Icarus -> Oscar (non indovinato)
Bryan Fogel and Dan Cogan
Last Men in Aleppo
Feras Fayyad, Kareem Abeed and Søren Steen Jespersen
Strong Island
Yance Ford and Joslyn Barnes
Miglior cortometraggio documentario
Edith+Eddie
Laura Checkoway and Thomas Lee Wright
Heaven Is a Traffic Jam on the 405
Frank Stiefel
Heroin(e)
Elaine McMillion Sheldon and Kerrin Sheldon
Knife Skills
Thomas Lennon
Traffic Stop
Kate Davis and David Heilbroner
Miglior montaggio
Baby Driver
Paul Machliss and Jonathan Amos
Dunkirk
Lee Smith
I, Tonya
Tatiana S. Riegel
The Shape of Water
Sidney Wolinsky
Three Billboards outside Ebbing, Missouri
Jon Gregory
Miglior film straniero
Una donna fantastica (A Fantastic Woman)
Chile
The Insult
Lebanon
Loveless
Russia
On Body and Soul
Hungary
The Square
Sweden
Miglior trucco e acconciatura
L'ora più buia (Darkest Hour)
Kazuhiro Tsuji, David Malinowski and Lucy Sibbick
Victoria & Abdul
Daniel Phillips and Lou Sheppard
Wonder
Arjen Tuiten
Miglior colonna sonora
Dunkirk
Hans Zimmer
Phantom Thread
Jonny Greenwood
La forma dell'acqua (The Shape of Water)
Alexandre Desplat
Star Wars: The Last Jedi
John Williams
Three Billboards outside Ebbing, Missouri
Carter Burwell
Miglior canzone originale
Mighty River
from Mudbound; Music and Lyric by Mary J. Blige, Raphael Saadiq and Taura Stinson
Mystery Of Love
from Call Me by Your Name; Music and Lyric by Sufjan Stevens
Remember Me -> Oscar (non indovinato)
from Coco; Music and Lyric by Kristen Anderson-Lopez and Robert Lopez
Stand Up For Something
from Marshall; Music by Diane Warren; Lyric by Lonnie R. Lynn and Diane Warren
This Is Me
from The Greatest Showman; Music and Lyric by Benj Pasek and Justin Paul
Miglior scenografia
Beauty and the Beast
Production Design: Sarah Greenwood; Set Decoration: Katie Spencer
Blade Runner 2049
Production Design: Dennis Gassner; Set Decoration: Alessandra Querzola
Darkest Hour
Production Design: Sarah Greenwood; Set Decoration: Katie Spencer
Dunkirk
Production Design: Nathan Crowley; Set Decoration: Gary Fettis
La forma dell'acqua (The Shape of Water)
Production Design: Paul Denham Austerberry; Set Decoration: Shane Vieau and Jeffrey A. Melvin
Miglior cortometraggio d'animazione
Dear Basketball
Glen Keane and Kobe Bryant
Garden Party
Victor Caire and Gabriel Grapperon
Lou
Dave Mullins and Dana Murray
Negative Space
Max Porter and Ru Kuwahata
Revolting Rhymes
Jakob Schuh and Jan Lachauer
Miglior cortometraggio
DeKalb Elementary
Reed Van Dyk
The Eleven O'Clock
Derin Seale and Josh Lawson
My Nephew Emmett
Kevin Wilson, Jr.
The Silent Child -> Oscar (non indovinato)
Chris Overton and Rachel Shenton
Watu Wote/All of Us
Katja Benrath and Tobias Rosen
Miglior montaggio sonoro
Baby Driver
Julian Slater
Blade Runner 2049
Mark Mangini and Theo Green
Dunkirk
Richard King and Alex Gibson
The Shape of Water
Nathan Robitaille and Nelson Ferreira
Star Wars: The Last Jedi
Matthew Wood and Ren Klyce
Miglior sonoro
Baby Driver
Julian Slater, Tim Cavagin and Mary H. Ellis
Blade Runner 2049
Ron Bartlett, Doug Hemphill and Mac Ruth
Dunkirk
Gregg Landaker, Gary A. Rizzo and Mark Weingarten
The Shape of Water
Christian Cooke, Brad Zoern and Glen Gauthier
Star Wars: The Last Jedi
David Parker, Michael Semanick, Ren Klyce and Stuart Wilson
Migliori effetti speciali
Blade Runner 2049
John Nelson, Gerd Nefzer, Paul Lambert and Richard R. Hoover
Guardians of the Galaxy Vol. 2
Christopher Townsend, Guy Williams, Jonathan Fawkner and Dan Sudick
Kong: Skull Island
Stephen Rosenbaum, Jeff White, Scott Benza and Mike Meinardus
Star Wars: The Last Jedi
Ben Morris, Mike Mulholland, Neal Scanlan and Chris Corbould
War for the Planet of the Apes
Joe Letteri, Daniel Barrett, Dan Lemmon and Joel Whist
Miglior sceneggiatura non originale
Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name)
Screenplay by James Ivory
The Disaster Artist
Screenplay by Scott Neustadter & Michael H. Weber
Logan
Screenplay by Scott Frank & James Mangold and Michael Green; Story by James Mangold
Molly's Game
Written for the screen by Aaron Sorkin
Mudbound
Screenplay by Virgil Williams and Dee Rees
Miglior sceneggiatura originale
The Big Sick
Written by Emily V. Gordon & Kumail Nanjiani
Get Out -> Oscar (non indovinato)
Written by Jordan Peele
Lady Bird
Written by Greta Gerwig
The Shape of Water
Screenplay by Guillermo del Toro & Vanessa Taylor; Story by Guillermo del Toro
Tre manifesti a Ebbing, Missouri (Three Billboards outside Ebbing, Missouri)
Written by Martin McDonagh
Miglior film
Call Me by Your Name
Peter Spears, Luca Guadagnino, Emilie Georges and Marco Morabito, Producers
Darkest Hour
Tim Bevan, Eric Fellner, Lisa Bruce, Anthony McCarten and Douglas Urbanski, Producers
Dunkirk
Emma Thomas and Christopher Nolan, Producers
Get Out
Sean McKittrick, Jason Blum, Edward H. Hamm Jr. and Jordan Peele, Producers
Lady Bird
Scott Rudin, Eli Bush and Evelyn O'Neill, Producers
Phantom Thread
JoAnne Sellar, Paul Thomas Anderson, Megan Ellison and Daniel Lupi, Producers
The Post
Amy Pascal, Steven Spielberg and Kristie Macosko Krieger, Producers
The Shape of Water -> Oscar (non indovinato)
Guillermo del Toro and J. Miles Dale, Producers
Tre manifesti a Ebbing, Missouri (Three Billboards outside Ebbing, Missouri)
Graham Broadbent, Pete Czernin and Martin McDonagh, Producers
Premi Lotrèkscar
Miglior secondo regista
Christopher Nolan
Miglior film perché è troppo bello
La forma dell'acqua
Miglior film d'animazione che non sia Disney
Loving Vincent
Miglior attrice che riesce a emozionarti senza mai parlare per tutto il film
Sally Hawkins
Miglior film con Kevin Spacey
Baby Driver
Miglior film senza Kevin Spacey
Tutti i soldi del mondo
Peggior film nominato
Get Out - Scappa
Miglior film non nominato perché i critici sono troppo snob
Mother! (di Darren Aronosky)
In conclusione
Si prospetta una Notte degli Oscar da mozzare il fiato, cerimonia tra l'altro in contemporanea con lo scrutinio dei voti delle Elezioni politiche italiane. Insomma, sarà una notte piuttosto intensa per chi vorrà viverla da sveglio davanti alla televisione e/o collegato ai vari social network. E quindi che vinca (il film) migliore. Una cosa però è certa: almeno questa volta, sicuramente, non può vincere La La Land.
Resoconto: 17/24 indovinati