La Cara Italia di Ghali, tra storytelling e narrazione transmediale

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Christian Pergola
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Chi è Ghali? Come mai è così famoso? Perché piace proprio a tutti, grandi e piccini? Analizziamo insieme le strategie di storytelling di questo artista.

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Dopo pochi giorni dal lancio della campagna pubblicitaria si è instillato nella mente di tutti i fan di Ghali un grande dubbio: si tratta semplicemente di un jingle pubblicitario creato ex-novo per Vodafone, oppure è un frammento di una canzone di prossima uscita? Il 27 novembre Ghali carica sul suo canale youtube la pubblicità trasmessa in televisione, specificando che è possibile ascoltare una strofa inedita del brano in questione collegandosi a una pagina del sito di Vodafone.



 
I giorni passano e nessuno sembra voler smentire o confermare questi dubbi, fino a quando a metà gennaio 2018 non compare su Real Time un bumper pubblicitario di pochi secondi che aggiunge un ulteriore frammento al ritornello precedentemente utilizzato per la pubblicità di cui sopra. Panico tra i fan: esiste quindi una versione estesa di Vodafone Shake Remix. Il 22 gennaio l'artista cresciuto a Baggio annuncia sui suoi profili social l'uscita di Cara Italia, il nuovo singolo che amplia e chiude definitivamente il cerchio che gli altri frammenti avevano iniziato a tracciare.

Spiega quindi le successive tappe dell'operazione di marketing sia con un'immagine su Instagram che con una finta conversazione Wathsapp caricata su Youtube e su Instagram Stories

 

Il 23 gennaio pubblica un video di circa 3 minuti con il ritornello messo in loop

 

Il 25 gennaio carica un video di 8 secondi con un frammento del videoclip in uscita il 27 gennaio

 

Infine, il 27 gennaio pubblica il videoclip ufficiale, dopo averlo trasmesso in anteprima e in esclusiva sul canale Real Time la sera del 26 gennaio

 

Ricostruire ogni singolo frammento a posteriori risulta un'operazione difficile, quasi dispersiva. Ma chi ha fruito di ogni singolo frammento nel corso del tempo non può che uscirne arricchito e pronto per riprodurre continuamente e costantemente Cara Italia su Spotify, Apple Music, Google Play Music e Youtube, contribuendo così alla scalata del brano nelle classifiche di tutti i servizi di streaming digitale.

Stiamo parlando di una narrazione transmediale, un'operazione di storytelling che si compone gradualmente, come un grande puzzle che viene arricchito un pezzo alla volta, fino a mostrare l'immagine completa. È transmediale perché sfrutta contemporaneamente più media e linguaggi diversi, si trasforma nel tempo e si adatta ai vari canali di comunicazione. Dalla televisione passa a Youtube e al sito di Vodafone, per poi tornare in televisione; sbarca sui vari social dell'artista, da Instagram a Facebook, diventa audio, video, post, racconto orale e passaparola tra i fan. Per le ragioni appena descritte, Cara Italia è perfettamente ascrivibile al fenomeno della convergenza culturale o cultura convergente di cui parla Henry Jenkins nel suo celebre libro Cultura Convergente.

 

Ghali mette d'accordo tutti. Piace ai grandi e ai piccini. Ghali è un anello di congiunzione su più fronti:

sul fronte generazionale → piace agli adulti e ai bambini, ai ragazzi e alle ragazze;

sul fronte identitario → è sia italiano che tunisino, sia europeo che africano;

sul fronte culturale → coniuga alla perfezione cultura alta e cultura bassa, cultura di massa e tematiche vicine ai ragazzi;

sul fronte sociale → è vicino ai ricchi e ai poveri, vicino ai cittadini comunitari e ai migranti, vicino ai freak e alle star.

 

Ghali è se stesso, non è un prodotto commerciale. Traspare umanità e sincerità dalle sue parole, nonostante abbia dietro di sé una grande crew estremamente competente. Lo storytelling di Ghali è decisamente vincente e arriva al cuore delle persone; è semplice e trasparente, evita discorsi complessi e non cade in testi banali. Per usare dei termini cari a Umberto Eco, Ghali non è né un superman né un everyman. Quando un giornalista di Rockol gli chiese come mai il suo disco si chiamasse semplicemente Album, lui rispose:

<<Perché io mi chiamo Ghali. Ghali è il mio nome vero, non è un nickname.>>


In conclusione, se vi state ancora chiedendo quale sia il punto chiave del core story e della strategia di storytelling di questo artista, la risposta è subito data:

Ghali... è semplicemente Ghali.

 

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