Pimp my agency team: la storia di Giulia e Ilaria

Parole
Giulia Righetti
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3

CRESCERE, MIGLIORARE, NON CAMBIARE

Qualche anno fa nessuno avrebbe immaginato che una realtà spontanea, nata in periferia, nata per “gioco quasi per amore” sarebbe riuscita ad attirare così tante persone di estremo valore da tutta Italia. L’unica regola che abbiamo sempre applicato è stata la nostra stessa identità, quello Human Before Digital che ci permette di sapere chi siamo, di comunicare come vogliamo e di avere sempre le idee chiare. E sappiamo tutti come questa trasparenza di idee e ideali riesca ad attirare persone altrettanto chiare, determinate, trasparenti. La logica che ci spinge a crescere è quella di migliorare, non cambiare: siamo rimasti fermi nella nostra convinzione che la valorizzazione personale di ogni membro del team sia la chiave del successo lavorativo.

Il percorso di crescita di Lotrèk si è fatto sempre più ambizioso e si è costellato di tappe importanti, come l’apertura della sede di Milano e la creazione della business unit dedicata al mercato farmaceutico che ha preso il nome di Health Lotrèk, tutte volte allo stesso obiettivo: proiettare sempre di più la nostra agenzia sul mercato nazionale, riuscendo a migliorare continuamente l’organizzazione interna e aumentando il valore che siamo in grado di offrire ai partner che ci scelgono.

Per raggiungere tutto questo la chiave è, prima di tutto, l'esperienza. Oltre a quella che guadagniamo con ogni progetto, è per noi preziosa quella portata da figure di rilievo, che arrivano da realtà più grandi e storiche della nostra.

È in questo contesto che si inseriscono i ruoli di Ilaria Incao e Giulia Tamarri, figure professionali di grande esperienza, preziose per portare avanti il percorso di crescita di Lotrèk.

Ma chi sono queste ragazze? E cosa ci fanno qui? Facciamocelo raccontare da loro!

VI PRESENTIAMO ILARIA INCAO, LA NUOVA HEAD OF SALES & OPERATIONS DI LOTRÈK

Chi sei e cosa fai a Lotrèk? 

Sono Ilaria Incao e mi occupo di sviluppare e implementare le strategie di comunicazione, con attenzione all’upselling e al new business, dando supporto ad account e project manager o gestendo direttamente le richieste dei clienti. Le mie giornate sono occupate da un’analisi continua del mercato, dei competitor e dei trend del momento per renderci sempre più appetibili. In generale, il mio lavoro è soprattutto strutturare strategie in base agli obiettivi.

Quali sono secondo te le tue principali skill lavorative? 

Senza dubbio la capacità di ascolto e di interpretazione delle esigenze: applico queste competenze sia al team, per valorizzarlo, che al cliente, per garantirgli il miglior risultato possibile.

Ci racconti le tue esperienze lavorative? 

Nel 2013, dopo la laurea in psicologia del lavoro e della comunicazione, ho avuto la mia prima esperienza nell’area marketing del gruppo Engineering. Ero giovane, scalpitavo, cercavo un posto dinamico con ritmi elevati, e ho quindi iniziato a lavorare in un’agenzia milanese che opera nel settore farmaceutico, Insana, dove ho fatto l’account executive avvicinandomi anche all’operatività diretta. Da lì mi sono spostata in M&C Saatchi, dove ho respirato creatività e imparato com’è strutturata un’agenzia. Ero sia account che PM, ma lavoravo con un unico cliente e avevo tanta voglia di conoscere quante più realtà possibili. Così sono passata prima a Young Digitals  e poi a Caffeina, dove ho ricoperto il ruolo operation manager, con l’obiettivo di migliorare i flussi interni.

E poi perché Lotrèk? 

Sono 3 i principali motivi che mi hanno convinta a entrare in Lotrèk: 

  1. la struttura, perché ero abituata a dinamiche “più massive”, meno incentrate sul team e su ogni singolo cliente;
  2. la flessibilità, perché qui ho trovato davvero quell’impostazione lavorativa smart di cui tutti parlano ma che in pochi applicano e l’attenzione si concentra tutta sui risultati ottenuti dalla persona;
  3. il potenziale, perché ho riconosciuto in Lotrèk una sorta di “diamante grezzo” a cui avrei davvero potuto dare un contributo reale per riuscire a farlo brillare come merita. È molto stimolante per me sapere di fare la mia parte nel percorso di crescita dell’agenzia.

Qual è secondo te il vantaggio di un’agenzia nata lontano dai riflettori? 

La genuinità! I progetti qui non servono solo a pubblicarci sopra dei case, le scelte sono votate sempre prima al valore che al profitto.

“Ilaria ha una capacità eccezionale di affrontare task in grossa quantità mantenendo una qualità impeccabile. Ha un approccio strategico molto elevato e una voglia di chiarezza che permette al team Lotrèk e ai clienti di vedere il rapporto lavorativo nitido e definito, è riuscita a migliorare Lotrèk già dopo un mese che era entrata”. Filippo - CEO di Lotrèk.

VI PRESENTIAMO GIULIA TAMARRI, NUOVA ACCOUNT MANAGER DI LOTRÈK

Chi sei e cosa fai a Lotrèk? 

Sono Giulia Tamarri e sono responsabile dei clienti. Mi occupo del coordinamento interno con una forte attenzione allo sviluppo dei progetti: in questo senso, sono anche quello che a volte si definisce un client manager.

Quali sono secondo te le tue principali skill lavorative? 

Sono una sorta di psicologa interna ed esterna: interpreto le esigenze del cliente e del team e le fondo per ottenere il massimo. In generale, mi piace fare squadra e sono estremamente adattabile.

Ci racconti le tue esperienze lavorative?

Dopo la laurea in marketing e comunicazione, mi sono guardata attorno e ho pensato di avere poche possibilità di fare il lavoro che volevo nella mia Lucca e ho iniziato il mio percorso lavorativo da Ogilvy. Questa esperienza mi ha regalato una visione globale e una nuova apertura al mondo, ma ero naturalmente una piccola parte di una realtà gigantesca, quindi sono passata ad A-Tono, dove ho avuto la possibilità di adottare un approccio più strategico immergendomi a 360° nel mondo del cliente. Fino a qui mi ero occupata solo di digital, quindi ho colto al volo la possibilità di dedicarmi ai “media tradizionali” in Tribe Communication. Poi sono passata a Caffeina, dove ho potuto approfondire al massimo la gestione dei flussi interni: è da qui che sono diventata un vero e proprio Account Manager.

E poi perché Lotrèk? 

Per me i motivi principali di questa scelta sono 4:

  1. mette davvero le persone al centro, e questa è una cosa a cui sono particolarmente sensibile;
  2. è un luogo dinamico con un’organizzazione fluida e questo per me è fondamentale perché sono convinta che le strutture siano necessarie, ma le sovrastrutture inutili e dannose;
  3. l’attenzione è sempre e solo sui risultati, c’è molta autonomia nell’organizzazione personale;
  4. per me riuscire a fare il lavoro che volevo nella mia Toscana è un sogno che si realizza, non solo a livello affettivo. La soddisfazione di lavorare per valorizzare anche il mio territorio è impagabile.

Qual è secondo te il vantaggio di un’agenzia nata lontano dai riflettori? 

La capacità, paradossalmente, di assurgere a una dimensione nazionale proprio grazie a una posizione più “periferica”: la comunicazione non milanocentrica risulta più comprensibile per tutto il resto del paese e offre un punto di vista nuovo.

“Giulia ha iniziato a muovere i primi passi a Lotrèk in pieno lockdown, è stato difficilissimo ma ho trovato una disponibilità clamorosa. Quando siamo tornati in agenzia, dopo un mese le ho fatto una domanda, da quanto sei qui a Lotrèk? Lei mi ha risposto “da un mese abbondante”. Io le ho risposto “hai fatto il tuo primo errore, sei qui almeno da 3-4 anni.” La sua compatibilità con il nostro modo di vedere il mondo, di pensare le persone e di capire la responsabilità che comporta gestire il cliente la rendono un elemento già imprescindibile del nostro team, a volte penso di essere stato fortunato a incontrare persone fantastiche, a volte credo che questa fortuna forse ce la siamo meritata con i fatti”. Filippo - CEO di Lotrèk.

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Giulia Righetti

Creative Supervisor

Il primo aggettivo che mi viene in mente se penso a me stessa è “entusiasta”. Vengo quotidianamente travolta dalla meraviglia di ogni piccola novità e passo la mia vita su delle imprevedibili montagne russe emotive. Spesso è ...