AR e VR come soluzioni digitali: un workshop con il PERCLAB

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Melissa Salerno
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Corinna Stacchini
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3

N

Inno al venerdì di formazione

La domenica è quasi sempre uggiosa.
Il venerdì è bello anche se piove.
Il venerdì è il giorno più bello della settimana. 

Questo haiku creato ad hoc non è altro che un inno al venerdì, il giorno più vivo della settimana. Non solo per l’aria di weekend che aleggia, o per la sveglia che non verrà impostata come di consuetudine la sera per la mattina successiva, ma anche per le occasioni di formazione in Lotrèk che vi hanno spesso luogo, come gli speech e i workshop sul Digital Marketing. Ma non solo.

Durante lo scorso venerdì 24 febbraio abbiamo infatti avuto il piacere di partecipare ad un incontro di aggiornamento sui possibili campi di applicazione della tecnologia AR e VR, organizzato dal PERCLAB, laboratorio di realtà virtuale del PIN di Prato, in collaborazione con il DAGRI, il dipartimento di scienze e tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze con Tommaso Borghini, tecnologo di ricerca e Irene Capecchi, ricercatrice, e cui ha preso parte il team della nostra area Technology, direttamente nei nostri uffici qui a Pistoia.

AR e VR: gli acronimi sono importanti

I VR del PIN di Prato in Lotrèk

Ma che differenza c’è tra realtà virtuale e realtà aumentata?
Sono due tecnologie ben distinte, che hanno quindi una diversa finalità e applicazione:

  • AR. Stai usando quei filtri Instagram in cui magicamente appare qualcosa accanto a te, che però in realtà non c’è. Un orsacchiotto che ti abbraccia da dietro o Shrek. Ecco. Parliamo di quell’elemento in più, audio o video, che arricchisce la tua impressione della realtà. È un po’ come aprire le porte della percezione di cui parlano William Blake, Aldous Huxley e Jim Morrison, ma solo con uno smartphone e senza sostanze stupefacenti;
  • VR. «No visore, no party». Qui invece parliamo di un intero mondo tridimensionale simulato e di cui si può fare esperienza indossando solo gli appositi visori. Arricchita di feedback tattili, visivi e uditivi, è una full immersion totale in una nuova dimensione, come se fossi sulla Pandora di Avatar o, speriamo di no, nella Victory di Don’t Worry Darling

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Dai filtri sui social network, come TikTok, Instagram e Snapchat, ai sistemi di ELearning, dai musei interattivi agli ECommerce, queste tecnologie non sono mondi lontani ma sono già entrate nel nostro quotidiano e crediamo saranno sempre più presenti.

Visori, visioni e vino.

I ragazzi dell'area Technology provano i VR con Tommaso Borghini del PIN di Prato

Tra uno wow! e l’altro, gli Humans dell’area Technology hanno così indossato i visori e sperimentato in prima persona, o in primo avatar, alcuni scenari di realtà virtuale realizzati dal PERCLAB :

  • una Forest Room in cui hanno seguito una lezione interattiva con un docente dedicato;
  • il IX Cerchio dell’Inferno di Dante Alighieri, in compagnia di Virgilio e del Conte Ugolino, con sullo sfondo di laghi ghiacciati;
  • una "sensory room" virtuale, ovvero una stanza con all’interno diversi oggetti, per confrontarsi sul tema dell’esperienza tattile "in absentia".

Per quanto riguarda invece la realtà aumentata, Tommaso Borghini e Irene Capecchi hanno illustrato un proprio progetto con protagonista un sommelier virtuale, che ha accompagnato il team in un viaggio nel gusto. Come? Da una normalissima etichetta presente su una semplice bottiglia di vino, che una volta inquadrata con app dedicata e smartphone ha reso possibile interagire con l’avatar di un sommelier virtuale, guidando gli Humans nella storia del vitigno e suggerendo loro i migliori abbinamenti a tavola.

Human Before Digital: presente al futuro

Eleonora prova i VR

Da questa esperienza immersiva il team Technology ha tratto tantissimi spunti di riflessione, che ha prontamente condiviso con tutti gli altri Humans. Eccone alcuni: 

Allegra, Technology Director:

«È stata un’esperienza davvero molto interessante poter vedere come il PERCLAB abbia applicato questa tecnologia nei suoi progetti e cosa abbiano già realizzato, ma anche per gli spunti di riflessione che son venuti fuori sul mondo AR e VR. In Lotrèk stiamo lavorando per implementare nei nostri servizi tecnologie innovative che cambiano decisamente l’esperienza degli utenti in rapporto a prodotti e servizi. Negli ultimi tempi stiamo vivendo il potenziamento delle tecnologie esperienziali senza dimenticarci di quello che sta avvenendo nel campo dell’IA. Un momento epocale, dove le realtà come la nostra devono necessariamente farsi trovare pronte.»

Gabriele, Head of Development:

«Le tecnologie VR e AR si sono evolute molto negli ultimi anni e adesso la parte hardware e software sembrano davvero collaborare alla perfezione creando un'esperienza immersiva sorprendente. La nascita di framework basati su tecnologie web come a-frame sicuramente avvicinerà sempre di più queste tecnologie al mondo web e ne faciliterà la diffusione. Se per quanto riguarda la realtà virtuale abbiamo ancora bisogno di hardware dedicato, per la realtà aumentata il gioco cambia: ormai da diverso tempo i sistemi operativi per smartphone (Android 7.0+, IOS 12+) integrano nativamente motori per la realtà aumentata e diventa possibile usufruire di un'esperienza in AR semplicemente accedendo a un link sul web. Insomma se si tratta di esperienze immersive sembra proprio che ne vedremo sempre di più negli anni a venire.»

Michael, Design Director: 

«È stato un utilissimo sguardo sullo stato dell'arte di AR e VR. Sicuramente sono tecnologie che offrono nuovi punti di contatto tra persone e brand. Sono per noi  splendide opportunità di arricchire le esperienze di utenti e consumatori progettando interazioni più coinvolgenti, immersive e su misura. Le applicazioni possibili sono molteplici sia per il mondo del B2C che per quello del B2B, con riferimento alla prototipazione, la formazione a distanza, la personalizzazione, l'assistenza post-vendita.»

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Melissa Salerno

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