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- 06.03.2023
Plugin per accessibilità non utilizzabili da chi ha disabilità
Iniziamo una conversazione
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Si sente parlare sempre più spesso di accessibilità del web, ma cosa significa e come mai c’è sempre più attenzione verso questa tematica?
Lo scorso Maggio il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di decreto legislativo a proposito della Direttiva Europea sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi web, ovvero l’European Accessibility Act.
La direttiva impone alle organizzazioni del settore pubblico di applicare ai loro siti e agli strumenti online la norma europea EN 301 549 basata sulle linee guida per l'accessibilità elaborate dal Consorzio mondiale del Web (W3C).
Secondo queste linee guida tutti i siti web ufficiali delle istituzioni dell’UE dovrebbero diventare accessibili e comprensibili dal più ampio numero di persone possibile.
L’obiettivo del Parlamento Europeo è quello di eliminare la disparità di accesso alle informazioni da parte degli utenti quali che siano le loro condizioni fisiche e indipendentemente dal dispositivo o dal software che utilizzano, affinché tutti possano avvalersi dei servizi e degli strumenti messi a disposizione.
«Con l’approvazione dell’Accessibility Act – ha commentato la ministra per le Disabilità Erika Stefani –, i servizi e i prodotti informatici, come cellulari, e-book, le biglietterie elettroniche in stazioni e aeroporti, i bancomat dovranno rispettare determinati requisiti per essere accessibili a tutti. Si tratta di un’evoluzione in termini di inclusione delle persone con disabilità, che non devono incontrare barriere alla comunicazione ed essere autonome nella vita di tutti i giorni».
Rendere il web accessibile a tutti vuol dire assicurare al maggior numero di persone, quali che siano le loro capacità, la possibilità di accedere a servizi, prodotti e informazioni disponibili in rete indipendentemente dal dispositivo che utilizzano e dalle condizioni, momentanee o permanenti, in cui si trovano.
I contenuti creati secondo questo orientamento dovrebbero rispettare i quattro principi dell'accessibilità del web, ovvero:
Dovrebbe inoltre essere possibile:
Le disabilità non sono un tema di nicchia: basti pensare per esempio a possibili problematiche alla vista, alla difficoltà che può essere anche solo temporanea di utilizzare una mano, alla necessità di lavorare fuori da un ufficio e quindi in un luogo non attrezzato, per capire quanto può essere comune e frequente ritrovarsi in una situazione per cui abbiamo bisogno di spazi digitali accessibili e facilmente fruibili.
Non sempre tra l’altro le situazioni in cui ci troviamo sono prevedibili: la pandemia ci ha insegnato quanto il ruolo del digitale sia importante per garantire continuità di servizi e possibilità di accedere a risorse importanti alla maggior parte delle persone.
Spesso l’inizio della progettazione di uno spazio digitale parte da idee estetiche e logiche commerciali ed è corretto, ma quello che sicuramente non deve mancare è l’attenzione a come le persone riusciranno a fruire del servizio o del prodotto proposto incontrando il minor numero di ostacoli possibili.
Capita talvolta che non vengano valutati degli aspetti molto importanti, ecco alcuni errori in cui si può incorrere:
Molti aspetti che riguardano l’accessibilità peraltro, come per esempio la scelta dei giusti contrasti per favorire la lettura di un contenuto, riguardano in modo trasversale tutti gli utenti, indipendentemente dalla presenza di disabilità o meno.
Può sembrare strano, ma SEO e accessibilità hanno molti punti in comune.
Spesso infatti si pensa alle pratiche SEO come a un fitto reticolo di tecnicismi che parlano il browseriano e praticano la religione googlenista, ma nella realtà dei fatti, tutte queste azioni hanno l’unico e solo obiettivo di facilitare le cose per utenti e permettere loro di raggiungere in modo veloce e chiaro quello che stanno cercando.
Proprio per questo motivo alcune accortezze che sono necessarie per rendere i siti web accessibili, come la presenza degli alt nelle immagini, la velocità di caricamento del sito, l’utilizzo di un linguaggio chiaro e coerente, sono già da tempo presenti nel nostro iter di progettazione e le stiamo integrando costantemente perché ormai è indispensabile che l’usabilità abbia un ruolo prioritario in ogni progetto.
Sia ben chiaro, anche a noi piacciono tantissimo le figate, tutte quelle cose non si erano mai viste e le innovazioni estetiche, ma un ambiente digitale non usabile è un non-ambiente che può avere (forse) degli scopi puramente estetici (e qui entriamo in un’altra dimensione), ma sicuramente non pratici.
Inoltre accessibile non significa insignificante o poco attrattivo, anzi, spesso il design ci insegna di quanto la linearità e l’essenzialità siano elementi assolutamente interessanti e apprezzati.
Quali sono alcune buone pratiche da tenere in mente quando si progetta un sito web per favorire l’accessibilità?
Sempre di più anche da parte delle istituzioni sta maturando la consapevolezza di quanto il web abbia un ruolo di prim’ordine nella quotidianità delle persone e di quanto questo strumento debba essere messo a disposizione di tutti.
Il nostro ruolo è quello di guidare i nostri clienti nell’importante transizione verso prodotti web inclusivi e accessibili a tutti senza per questo perdere di vista gli obiettivi di un progetto e senza rinunciare all’aspetto estetico e interessante di ogni lavoro.
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