L’impatto dell’aggiornamento iOS 14 sulle campagne Facebook

Parole
Giulia Righetti
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Cosa cambia davvero e come abbiamo reagito alle novità

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Questo breve testo è posto in alto nella schermata “Gestione Inserzioni” di ogni Business Manager da qualche mese ormai e ha obbligato gli advertiser a mettere mano alle loro strategie.

Non è quindi una novità quella di cui stiamo parlando, ma è ora che si entra nel vivo della questione: se infatti iOS 14 è disponibile da Settembre 2020, i suoi effetti iniziano a farsi sentire sul serio adesso che è stato adottato da un numero considerevole di utenti.

Ma cosa sta succedendo?

Cosa cambia con iOS 14 

Perché tutto questo rumore su un aggiornamento e perché questo impatta in modo diretto sulle ADS Facebook e Instagram (ma anche Twitter, Pinterest, TikTok, Spotify e Linkedin in realtà)? Perché, molto semplicemente, l’aggiornamento iOS 14 vieta la raccolta e la condivisione di alcuni dati degli utenti che lo hanno effettuato, a meno che non siano loro stessi ad autorizzarne il tracciamento.

Gli obiettivi degli annunci che sono coinvolti da questa “piccola rivoluzione” sono:

  • annunci di traffico ottimizzati per visualizzazioni della pagina di destinazione
  • installazioni di app con target iOS
  • annunci di conversione ottimizzati per eventi
  • vendite del catalogo che prevedono l’accesso al sito web
  • tutti gli obiettivi monitorati con il pixel.

Come se non bastasse, queste novità prendono piede contemporaneamente a delle modifiche previste per Facebook e Instagram ADS, che riguardano quindi l’intero pubblico, non solo gli utenti iOS, ma che non coinvolgono le altre piattaforme social: Facebook ha infatti deciso di limitare gli eventi di monitoraggio a un massimo di 8 per dominio e di eliminare la finestra di attribuzione dei 28 giorni.

In sostanza cambia (quasi) tutto.

Gli effetti diretti sulle campagne

Le conseguenze di queste novità sulle campagne possono essere schematizzate così:

  1. Il tracciamento di azioni come Lead, Aggiunta al carrello, Acquisto o Conversioni personalizzate sarà sottostimato perché non riporterà i dati relativi agli utenti iOS 14.
  2. Sarà più difficile ottimizzare gli annunci perché l’apprendimento del pixel sarà limitato.
  3. La creazione di un pubblico personalizzato o di un audience lookalike non terrà conto degli utenti iOS 14.
  4. Anche il retargeting sarà meno efficace, perché tra i visitatori del tuo sito non troverai quelli che utilizzano iOS 14.
  5. Non saranno visibili i risultati dei lead e delle vendite provenienti da dispositivi iOS, con un conseguente probabile aumento del costo per azione.
  6. In virtù del limite imposto da Facebook sugli eventi di monitoraggio, non saranno più utilizzabili funnel di conversione lunghi e complessi.

Come ha risposto Lotrèk a questi cambiamenti

I nostri advertiser non si sono lasciati prendere dal panico - o almeno non l’hanno dato a vedere - e hanno adattato le loro strategie alle nuove necessità, perché essere una social media agency vuol dire anche farsi trovare sempre pronti. Il primo passo è stato stimare l’impatto dell’aggiornamento iOS 14 sulle nostre campagne: con gli strumenti del Business Manager è infatti possibile verificare da quanti utenti iOS è composto il nostro pubblico e agire quindi di conseguenza.

Il secondo passo è stato fissare call (gli incontri purtroppo sono preclusi in virtù del periodo attuale) con i nostri partner per guidarli nella verifica del dominio, procedura di sicurezza che ha l'obiettivo di dimostrare il collegamento tra un account pubblicitario e il sito per cui sta facendo advertising.

Infine, abbiamo snellito i nostri funnel di conversione per renderli adatti alle nuove limitazioni senza che perdessero efficacia.

Come cambiano le strategie da ora in poi

Ok, ora che mi sono preparato alle novità cosa faccio? Aspetto e vedo come va? No. Inutile affidarsi al caso, anche se le nuove dinamiche richiederanno senza dubbio un monitoraggio costante dei risultati volto a identificare e a rispondere a ogni eventuale ripercussione imprevista sulle strategie di conversione.

È impossibile però, ovviamente, dare una risposta univoca all’interrogativo fondamentale - come implemento la mia strategia adesso? - perché questo dipende dai singoli casi ed è necessario trovare risposte mirate.

C’è però secondo noi una costante: la necessità, ora più che mai, di generare contenuti di valore. Le modifiche subite dagli strumenti tecnici a nostra disposizione conferiscono un peso ancora maggiore all’aspetto creativo e comunicativo delle campagne. Non c’è momento migliore di questo per concentrarsi sulla psicologia della conversione: l’arma segreta è conoscere il tuo pubblico ed essere capace di instaurare con lui un dialogo efficace e d’impatto, non c’è aggiornamento - almeno per ora - che possa penalizzare la creatività al servizio dei dati.

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Giulia Righetti

Creative Supervisor

Il primo aggettivo che mi viene in mente se penso a me stessa è “entusiasta”. Vengo quotidianamente travolta dalla meraviglia di ogni piccola novità e passo la mia vita su delle imprevedibili montagne russe emotive. Spesso è ...