- Business e performance
- 21.02.2022
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Iniziamo una conversazione
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Una minacciosa icona triangolare gialla - che non allarmerà quanto un segnale rosso ma comunque non fa presagire niente di buono - accompagna un messaggio che inizia così: “Apple ha annunciato delle modifiche con iOS 14 che avranno un impatto sul modo in cui riceviamo ed elaboriamo gli eventi da strumenti come l'SDK di Facebook e il pixel di Facebook”.
Questo breve testo è posto in alto nella schermata “Gestione Inserzioni” di ogni Business Manager da qualche mese ormai e ha obbligato gli advertiser a mettere mano alle loro strategie.
Non è quindi una novità quella di cui stiamo parlando, ma è ora che si entra nel vivo della questione: se infatti iOS 14 è disponibile da Settembre 2020, i suoi effetti iniziano a farsi sentire sul serio adesso che è stato adottato da un numero considerevole di utenti.
Ma cosa sta succedendo?
Perché tutto questo rumore su un aggiornamento e perché questo impatta in modo diretto sulle ADS Facebook e Instagram (ma anche Twitter, Pinterest, TikTok, Spotify e Linkedin in realtà)? Perché, molto semplicemente, l’aggiornamento iOS 14 vieta la raccolta e la condivisione di alcuni dati degli utenti che lo hanno effettuato, a meno che non siano loro stessi ad autorizzarne il tracciamento.
Gli obiettivi degli annunci che sono coinvolti da questa “piccola rivoluzione” sono:
Come se non bastasse, queste novità prendono piede contemporaneamente a delle modifiche previste per Facebook e Instagram ADS, che riguardano quindi l’intero pubblico, non solo gli utenti iOS, ma che non coinvolgono le altre piattaforme social: Facebook ha infatti deciso di limitare gli eventi di monitoraggio a un massimo di 8 per dominio e di eliminare la finestra di attribuzione dei 28 giorni.
In sostanza cambia (quasi) tutto.
Le conseguenze di queste novità sulle campagne possono essere schematizzate così:
I nostri advertiser non si sono lasciati prendere dal panico - o almeno non l’hanno dato a vedere - e hanno adattato le loro strategie alle nuove necessità, perché essere una social media agency vuol dire anche farsi trovare sempre pronti. Il primo passo è stato stimare l’impatto dell’aggiornamento iOS 14 sulle nostre campagne: con gli strumenti del Business Manager è infatti possibile verificare da quanti utenti iOS è composto il nostro pubblico e agire quindi di conseguenza.
Il secondo passo è stato fissare call (gli incontri purtroppo sono preclusi in virtù del periodo attuale) con i nostri partner per guidarli nella verifica del dominio, procedura di sicurezza che ha l'obiettivo di dimostrare il collegamento tra un account pubblicitario e il sito per cui sta facendo advertising.
Infine, abbiamo snellito i nostri funnel di conversione per renderli adatti alle nuove limitazioni senza che perdessero efficacia.
Ok, ora che mi sono preparato alle novità cosa faccio? Aspetto e vedo come va? No. Inutile affidarsi al caso, anche se le nuove dinamiche richiederanno senza dubbio un monitoraggio costante dei risultati volto a identificare e a rispondere a ogni eventuale ripercussione imprevista sulle strategie di conversione.
È impossibile però, ovviamente, dare una risposta univoca all’interrogativo fondamentale - come implemento la mia strategia adesso? - perché questo dipende dai singoli casi ed è necessario trovare risposte mirate.
C’è però secondo noi una costante: la necessità, ora più che mai, di generare contenuti di valore. Le modifiche subite dagli strumenti tecnici a nostra disposizione conferiscono un peso ancora maggiore all’aspetto creativo e comunicativo delle campagne. Non c’è momento migliore di questo per concentrarsi sulla psicologia della conversione: l’arma segreta è conoscere il tuo pubblico ed essere capace di instaurare con lui un dialogo efficace e d’impatto, non c’è aggiornamento - almeno per ora - che possa penalizzare la creatività al servizio dei dati.
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