Il contenuto che genera attrazione

Content marketing: non è una questione di produzione, è la capacità di raccontare

La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento di anima.
— Henri Bergson
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Non è difficile intuire che alla base di ogni azione ci sia una strategia, che in questo caso collega la produzione di contenuti (testi e visual) al proprio business.
Le domande da farsi prima di impostarla sono molteplici poiché vanno considerati diversi fattori, nulla va lasciato all’improvvisazione.
Pensiamo però prima di tutto alla nostra audience, quali preferenze e interessi ha? Perché dovrebbe interessarsi al contenuto che proponiamo? In sostanza che cosa abbiamo di interessante da condividere? 

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Le abitudini di fruizione cambiano nel tempo, mutano le piattaforme, lo stile di vita e di conseguenza anche il contenuto subisce una evoluzione.
Non tutti sanno che la nostra soglia/capacità di attenzione si sta riducendo, arriva a circa 8 secondi, creare del contenuto ingaggiante diventa quindi una sfida da professionisti!
Il cervello elabora le informazioni visive molto più velocemente dei testi, questo significa imparare a progettare un tipo di comunicazione in grado di cogliere in pochi secondi l’attenzione degli utenti.
Questo impone la realizzazione di formati più immediati, fruibili e accessibili.
Detto questo entriamo un po’ più nel dettaglio per capire come viene strutturata l’attività.

Analisi: come scegliere il contenuto giusto?

Partiamo dalle 5 W, basterà chiederci: Who (l’audience a cui ci stiamo rivolgendo), Why (perché),
Where (dove veicolare il contenuto), When (quando-in che momento è meglio farlo), What (cosa comunicare).
Una volta definita la strategia, che risponde alle domande poste precedentemente, e relativi KPI si procede a definire cosa comunicare. 

Per farlo utilizziamo diversi strumenti che ci permettono di capire l’intento di ricerca degli utenti rispetto a una determinata tematica, quali sono i trend di ricerca correlati e in che periodo dell’anno, quali temi vengono associati a quell’argomento, chi si posiziona meglio, ecc.
Parliamo di tool SEO come SeoZoom e SEMrush, ma anche Google Trends, TalkWalker e Statista.
Interpretiamo i dati raccolti e suggeriamo dei contenuti che strategicamente possono risultare efficaci.

Produzione: come creare del contenuto di qualità?

Il nostro approccio data-driven è un faro guida, ma poi nella selva oscura abbiamo bisogno della creatività e della sua forza.
La parola chiave è originale, nel senso che ogni contenuto creato ad hoc ha un potere maggiore.
Foto, video, immagini, testi vengono strutturati per essere coerenti al messaggio, con il contesto e alla piattaforma dove verrà veicolato.
Lo stesso contenuto non può essere efficace nello stesso modo se duplicato su piattaforme diverse, con target diversi.

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Misurazione: come generare valore?

In base agli obiettivi e KPI è importante valutare se il contenuto è stato efficace e ha generato valore per i nostri utenti.
Per farlo ci basterà analizzare una serie di metriche come click, view, interazioni (like, commenti, share, ecc.), generazione di contatti, ecc.
Le azioni compiute dalla nostra target audience ci potranno dire se il contenuto ha soddisfatto il loro bisogno informativo, ma non solo se è stato strategicamente valido da generare ad esempio una richiesta di contatto o l’iscrizione alla newsletter.
Inoltre anche in ottica SEO nel tempo anche Google potrà riconoscerne il valore aumentandone il posizionamento e quindi la visibilità nella SERP, rappresentando quindi un punto di ingaggio fondamentale per tutti gli utenti interessati all’argomento.

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