- Cultura e creatività
- 24.09.2024
#GRWM: la psicologia nascosta dietro ai beauty trend
Iniziamo una conversazione
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Realizzare video per la propria strategia di comunicazione digitale richiede spesso uno sforzo maggiore rispetto ad altri tipi di contenuti comunemente definiti “statici”, è vero.
Ma Lotrèk non sarebbe una web marketing agency se non desse la giusta importanza ai dati, e guardando ai dati è altrettanto vero che una video strategy ben pensata può davvero dare grandi soddisfazioni dal punto di vista dei risultati e della penetrazione della narrazione di brand.
Se dunque come si dice sempre un’immagine vale più di mille parole, quando si tratta di video sui social media ci troviamo davanti a un forziere pieno di dobloni d’oro.

Diceva Facebook già nel 2017: “quando usano lo smartphone, le persone restano 5 volte più a lungo a guardare un contenuto video piuttosto che un contenuto statico su Facebook e Instagram”. In questa comunicazione del marzo di 3 anni fa infatti la società di Zuckerberg, rendendo pubblici i risultati di un’indagine svolta dal loro dipartimento IQ, identificava cinque fattori determinanti per l’ascesa dei video mobile:
Video efficaci per Facebook sono dunque quelli pensati per essere visti dallo smartphone, brevi e accattivanti fin da subito, che sfruttano le ultime tecnologie immersive a disposizione.
In Italia il consumo di video online nel 2020 avviene per il 73% di noi tramite dispositivi mobili; passiamo su YouTube, Facebook e Instagram e altri social network 2 ore al giorno in media, quasi esclusivamente da smartphone.
E se ancora questi dati non vi bastano...
Un video su Facebook ha un tasso di coinvolgimento del 7,59%, contro il 4,63% di un’immagine statica.
Il 40% della popolazione fa shopping da smartphone, il 41% degli introiti degli e-commerce B2C viene dal traffico mobile.
Il 77% degli utenti dichiara di essere stato influenzato nell’acquisto dalla presenza social dell’azienda.
Instagram è la piattaforma che negli ultimi 2 anni ha avuto la crescita maggiore nella conversione all’acquisto tramite video.
Video, social media, smartphone sono la tripletta della comunicazione digitale.
Non c’è Facebook o Instagram che tenga, ecco due esempi di come i contenuti video social abbiano ottenuto performance migliori in base all’obiettivo di campagna.
Uno dei KPI di riferimento per la strategia 2020 di Cera di Cupra, marchio italiano di prodotti cosmetici femminili, è l’acquisizione dei follower per il profilo Instagram.
Le campagne di sponsorizzazione hanno confermato che a parità di investimento e di creatività il video, rispetto al contenuto statico, ha ottenuto il 40% in più di visite al profilo, con una conversione in follower del 45% superiore.
Per il lancio di un nuovo brand monoprodotto in un settore dalla concorrenza spietata, dovevamo ritagliarci una nicchia di utenti e farli innamorare del nostro materasso.
La campagna multicanale di Mojito by Baldiflex ha ottenuto i risultati sperati e indovinate? Rispetto ai vari banner statici il video ha avuto un Click Through Rate (CTR, rapporto tra quante volte il contenuto è stato visto e quanti utenti hanno cliccato su di esso per approfondire) quasi doppio e un costo per risultato decisamente inferiore, il che significa che in media il nostro cliente ha potuto marginare il 27% in più sulla vendita del prodotto, spendendo meno per convertire il lead in acquirente.
Questo case dunque è un esempio lampante di quanto sia importante, oltre al cosa, anche il come si racconta. Il che ci dà un assist importante proseguire nel nostro discorso.
Un video è molto più di una metrica all’interno di un report. Si tratta di entrare in contatto e raccontare in modo immediato e universale la propria storia fatta di valori, eventi e persone.
Una carrellata di scorci suggerisce l’atmosfera rilassante e confortevole del campeggio 4 stelle Barco Reale, la giusta musica ti proietta nel mood vacanziero. Di questo video abbiamo fatto due versioni, una estesa e una breve e immediata da usare come video di punta per la campagna stagionale di prenotazione sui social network.
Per aumentare l’engagement della pagina Facebook di Lactease, farmaco contro l’intolleranza al lattosio, ci siamo affidati a una video strategy basata sul modello FAQ, realizzando in-house 6 video informativi in cui professionisti e diretti interessati raccontano il mondo dell’intolleranza al lattosio dal loro punto di vista. Video e contenuti della pagina sono stati spontaneamente condivisi all’interno di gruppi e forum dedicati, esponendo il prodotto a un pubblico di potenziali clienti ben profilato e potenzialmente interessato.
Discorso a parte, quando si parla di video e social media è impossibile non citare TikTok.
Con una crescita esponenziale (ad oggi vanta più di 6,4 milioni di utenti unici attivi e 4+ miliardi di video visualizzati mensilmente) che si è impennata durante il periodo della quarantena Covid, quando è balzata tra le prime 10 app con maggior numero di download, TikTok è la patria dei Tiktokers ma anche di alcuni brand che coraggiosamente hanno abbracciato le inesplorate potenzialità di TikTok ads e ne hanno tratto già grandi soddisfazioni.
Insomma, video, social media, smartphone sembrano proprio essere la tripletta vincente della comunicazione digitale e come tali hanno un enorme potenziale quando vengono inserite all’interno di una strategia comunicativa combinata.
Fonti:
Report We are social 2020; Report We are social Aprile 2020.
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