Il video è mobile, ed è il contenuto preferito degli utenti
Diceva Facebook già nel 2017: “quando usano lo smartphone, le persone restano 5 volte più a lungo a guardare un contenuto video piuttosto che un contenuto statico su Facebook e Instagram”. In questa comunicazione del marzo di 3 anni fa infatti la società di Zuckerberg, rendendo pubblici i risultati di un’indagine svolta dal loro dipartimento IQ, identificava cinque fattori determinanti per l’ascesa dei video mobile:
- gli utenti mobile consumano più facilmente video rispetto agli utenti desktop (soprattutto in fascia Millennials)
- le persone apprezzano maggiormente contenuti brevi
- gli utenti sono abituati inconsapevolmente a visualizzare un grande numero di contenuti in fila uno dopo l’altro (binge-watching)
- lo stesso video su Instagram e su altre piattaforme viene apprezzato molto di più su Instagram
- tutto quello che è nuovo e in movimento attira maggiormente l’occhio degli utenti
Video efficaci per Facebook sono dunque quelli pensati per essere visti dallo smartphone, brevi e accattivanti fin da subito, che sfruttano le ultime tecnologie immersive a disposizione.
In Italia il consumo di video online nel 2020 avviene per il 73% di noi tramite dispositivi mobili; passiamo su YouTube, Facebook e Instagram e altri social network 2 ore al giorno in media, quasi esclusivamente da smartphone.
E se ancora questi dati non vi bastano...
Un video su Facebook ha un tasso di coinvolgimento del 7,59%, contro il 4,63% di un’immagine statica.
Il 40% della popolazione fa shopping da smartphone, il 41% degli introiti degli e-commerce B2C viene dal traffico mobile.
Il 77% degli utenti dichiara di essere stato influenzato nell’acquisto dalla presenza social dell’azienda.
Instagram è la piattaforma che negli ultimi 2 anni ha avuto la crescita maggiore nella conversione all’acquisto tramite video.
Video, social media, smartphone sono la tripletta della comunicazione digitale.
Social media video marketing: risultati migliori a parità di investimento
Non c’è Facebook o Instagram che tenga, ecco due esempi di come i contenuti video social abbiano ottenuto performance migliori in base all’obiettivo di campagna.
Case 1: Instagram, obiettivo follower
Uno dei KPI di riferimento per la strategia 2020 di Cera di Cupra, marchio italiano di prodotti cosmetici femminili, è l’acquisizione dei follower per il profilo Instagram.
Le campagne di sponsorizzazione hanno confermato che a parità di investimento e di creatività il video, rispetto al contenuto statico, ha ottenuto il 40% in più di visite al profilo, con una conversione in follower del 45% superiore.
Case 2: Facebook, vendere un nuovo prodotto
Per il lancio di un nuovo brand monoprodotto in un settore dalla concorrenza spietata, dovevamo ritagliarci una nicchia di utenti e farli innamorare del nostro materasso.
La campagna multicanale di Mojito by Baldiflex ha ottenuto i risultati sperati e indovinate? Rispetto ai vari banner statici il video ha avuto un Click Through Rate (CTR, rapporto tra quante volte il contenuto è stato visto e quanti utenti hanno cliccato su di esso per approfondire) quasi doppio e un costo per risultato decisamente inferiore, il che significa che in media il nostro cliente ha potuto marginare il 27% in più sulla vendita del prodotto, spendendo meno per convertire il lead in acquirente.
Questo case dunque è un esempio lampante di quanto sia importante, oltre al cosa, anche il come si racconta. Il che ci dà un assist importante proseguire nel nostro discorso.
Social media video content: lode alla potenza narrativa delle immagini in movimento
Un video è molto più di una metrica all’interno di un report. Si tratta di entrare in contatto e raccontare in modo immediato e universale la propria storia fatta di valori, eventi e persone.
Case 3: Quando le parole non servono
Una carrellata di scorci suggerisce l’atmosfera rilassante e confortevole del campeggio 4 stelle Barco Reale, la giusta musica ti proietta nel mood vacanziero. Di questo video abbiamo fatto due versioni, una estesa e una breve e immediata da usare come video di punta per la campagna stagionale di prenotazione sui social network.
Case 4: Il brand parla tramite le persone
Per aumentare l’engagement della pagina Facebook di Lactease, farmaco contro l’intolleranza al lattosio, ci siamo affidati a una video strategy basata sul modello FAQ, realizzando in-house 6 video informativi in cui professionisti e diretti interessati raccontano il mondo dell’intolleranza al lattosio dal loro punto di vista. Video e contenuti della pagina sono stati spontaneamente condivisi all’interno di gruppi e forum dedicati, esponendo il prodotto a un pubblico di potenziali clienti ben profilato e potenzialmente interessato.
TikTok
Discorso a parte, quando si parla di video e social media è impossibile non citare TikTok.
Con una crescita esponenziale (ad oggi vanta più di 6,4 milioni di utenti unici attivi e 4+ miliardi di video visualizzati mensilmente) che si è impennata durante il periodo della quarantena Covid, quando è balzata tra le prime 10 app con maggior numero di download, TikTok è la patria dei Tiktokers ma anche di alcuni brand che coraggiosamente hanno abbracciato le inesplorate potenzialità di TikTok ads e ne hanno tratto già grandi soddisfazioni.
Insomma, video, social media, smartphone sembrano proprio essere la tripletta vincente della comunicazione digitale e come tali hanno un enorme potenziale quando vengono inserite all’interno di una strategia comunicativa combinata.
Fonti:
Report We are social 2020; Report We are social Aprile 2020.